«Nella scrittura di Permunian si intrecciano, si incontrano e scontrano, facendo brillare scoppiettanti micce esplosive, un fortissimo fondo “popolare” e un’incontenibile bizzarria, che la spinge verso una insistente e paradossale percezione del rovescio che insidia ogni comportamento».
– Giulio Ferroni

Il rapido lembo del ridicolo

Codice ISBN 978-88-99028-54-1
Uscita: febbraio 2021
16€
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Piccole storie come residui di un falò, frammenti di esistenze, di malumori, di sogni e allucinazioni, salvati da un pullulante “bric-à-brac letterario”, alimentato da letture, sguardi, pettegolezzi, proiezioni dell’universale follia. Questo è Il rapido lembo del ridicolo, scritto da Permunian nel corso del tempo, in periodi diversi, correggendo e variando all’infinito sempre gli stessi temi. Le stesse ossessioni .
n. 31 - 176 pagine arabe intonse, dimensioni a libello chiuso 12X19, interno stampato su carta Burgo Palatina, copertina a colori stampata su carta Fabriano Fabria Brizzato.

Postfazione di: Giulio Ferroni
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Linee

Francesco Permunian è nato a Cavarzere nel 1951 e vive da anni a Desenzano, sul lago di Garda. Ha pubblicato diversi libri, tra cui Il principio della malinconia (2005), La Casa del Sollievo Mentale (2011), Il gabinetto del dottor Kafka (2013), Sillabario dell’amor crudele (2019). Delle sue opere hanno scritto i maggiori critici. Franco Cordelli lo ha incluso fra i settanta autori che rappresentano la letteratura italiana, Andrea Cortellessa lo ha inserito nell’antologia La terra della prosa. Narratori italiani degli anni Zero (2014) e Andrea Caterini gli ha riservato un “ritratto” nel saggio antologico Ritratti e paesaggi. Il romanzo moderno (2019).