
Lingua madre
✎ Maddalena Fingerle, Incursioni
Le parole pulite sono così: dici una cosa e intendi quella cosa, sono vere e limpide, non ci sono associazioni mentali che le rovinano, che le macchiano o che le sporcano.

Il rapido lembo del ridicolo
✎ Francesco Permunian, Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile
Una selezione di note e appunti scritti e riscritti nel corso del tempo, in periodi diversi, correggendo e variando all’infinito sempre gli stessi temi. Le stesse ossessioni.

Illustrazioni per l’uso
✎ Maurizio Ceccato, Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile

Murene
✎ Manuela Antonucci, Incursioni
Le lotte per la terra, il sangue della rivolta, un Sud dove lo Stato non arriva. E poi c’è lei, l’Anna, che sparisce nel nulla la notte in cui ha inizio l’occupazione dell’Arneo.

Avventure
✎ Luigi Malerba, Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile
L’autore di una finzione letteraria, che sia destinata alla stampa, al teatro o alla musica, non è mai innocente.

Resti
✎ Gianni Agostinelli, Incursioni
C’è una provincia tranquilla, immersa nella natura, il luogo perfetto in cui trascorrere le vacanze. E poi c’è la provincia di tutti i giorni, quella velenosa e sempre uguale che sopprime ogni speranza e che non lascia scampo.

Perversioni inconfessabili
✎ Giuseppe Marcenaro, Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile
È vero, sono di sesso incerto, di natura ambigua. Somigliare a un ermafrodita non mi sconcerta, anzi, proprio per questo, mi consento gli incontri più liberi e complicati.

Le isole di Norman
✎ Veronica Galletta, Incursioni
Camminare sulle impronte del passato non è mai una buona idea. Si finisce per scoprire che il passato non esisite, non in quella forma in cui lo abbiamo sempre pensato.

Fascette oneste
✎ Marco Cassini, Piccola Biblioteca di Letteratura Inutile
Cosa direbbero le fascette promozionali dei libri se, invece di tessere roboanti promesse, facessero sincere descrizioni?