
L’Adone non è noioso
✎ Maddalena Fingerle, Biblioteca di Letteratura Inutile
Giovan Battista Marino e il suo poema sono spesso considerati noiosi. E se in realtà non lo fossero? Maddalena Fingerle affronta la figura del poeta barocco come mai è stata raccontata. E lo fa con un in-vito alla lettura che assomiglia a una dichiarazione d’amore, in cui alle ottave dell’Adone si intrecciano aneddoti biografici e autobiografici.

I morticani
✎ Francesco Maino, Incursioni
E se l’Alcesti euripidea fosse ambientata in Veneto – o meglio in Veenetken, un piccolo stato governato dall’indiscusso Imperatore delle Costolette –, come andrebbe a finire?

Sulla poesia
✎ Giorgio Caproni, Biblioteca di Letteratura Inutile
Il poeta è un minatore: è poeta colui che riesce a calarsi a fondo in quelle che il grande Machado definiva «le segrete gallerie dell’anima».

Uppa
✎ Piergiorgio Casotti, Biblioteca di Letteratura Inutile
Questa è la storia mutevole di una speranza, che a volte assume la forma della sopravvivenza, altre quella della resa.

Viandanti
✎ Edgardo Scott, Biblioteca di Letteratura Inutile
Edgardo Scott racconta aneddoti e vite di autori e pensatori che hanno fatto del camminare la ragione più autentica della propria creatività.

L’orrore letterario
✎ Orazio Labbate, Biblioteca di Letteratura Inutile
Orazio Labbate tenta di mettere ordine tra i romanzi italiani degli ultimi quarant’anni, alla ricerca dell’«orrore letterario», espressione critica per definire una narrativa capace di occuparsi dei vari perturbamenti umani.

Male a est
✎ Andreea Simionel, Incursioni
Un romanzo sulle conseguenze emotive dell’emigrazione, il racconto di una Romania difficile che però protegge e di un’Italia che accoglie ma devasta.

Peninsulario
✎ Marino Magliani, Biblioteca di Letteratura Inutile
C’è un sapore amarognolo in ognuno di questi cinque racconti, come se il ricordo, e il ritornare a ragionare sul passato, non dia buoni frutti, e l’atmosfera sfaccendata e un po’ deludente che pervade le storie sia all’origine di quell’essere altrove proprio dello scrittore di frontiera.

Che ci faccio qui?
✎ Maria Teresa Carbone, Biblioteca di Letteratura Inutile
In che modo possiamo usare la parola scritta senza tenere conto delle immagini che premono fuori e dentro di noi?