La lingua virale
✎ Diego Marani, I Germogli
Diego Marani costruisce una vicenda composta di scene sospese tra il serio e il grottesco, dove il virus che attraversa i confini e “infetta” le cellule della lingua ufficiale – difesa da un’istituzione che la soffoca – porta all’eccesso e al delirio. Questa lingua trasgressiva, che è l’Europanto di sua invenzione, rappresenta il sogno di parlare tutte le lingue europee e l’incubo di non capirsi mai.
’O Cane
✎ Luigia Bencivenga, Incursioni
A Ilias, cittadina immaginaria della Campania, si assiste a un’improvvisa moria di cani, forse un’antica profezia che si avvera. La verità si nasconde tra le lussuose ville di via Belvedere, i meandri fatiscenti delle Case Rosse e i container dove vive l’umanità degradata di Cala Renella.
La Schiaffiatùra. Nascita, Doppelgänger e scomparsa della gorgone buterese
✎ Orazio Labbate, I Germogli
Sull’onda della mitologia urbana che ha caratterizzato il suo Gotico siciliano, Orazio Labbate scrive una novella crudele, un oscuro pastiche fiabesco in cui plasma questa nuova gorgone – dalla genesi all’ipotetica morte –, un prodigio demoniaco perfettamente congeniale all’asprezza e alla ferocia dei luoghi in cui si dice sia nato.
Ballardland
✎ Michele Neri, Biblioteca di Letteratura Inutile
Cos’è Ballardland? Un territorio immaginario, dove esterno e mente si fondono distaccandosi dal resto. È anche il nostro doppio, anomalo e ossessivo, con cui compensiamo la spaventosa pressione tecnologica, le imposizioni consumistiche e le stimolazioni senza scopo, l’effetto su di noi di apocalissi cronicizzate. Ma è soprattutto il luogo di una promettente oscurità, ideato da J.G. Ballard in cinquant’anni di romanzi, racconti, profezie, exploit artistici e riti privati.
La fine dei fagioli
✎ Angelo Petrella, Biblioteca di Letteratura Inutile
Dieci momenti fondamentali nella vita dello scrittore napoletano Angelo Petrella, tutti vissuti sul filo del grottesco. Il tutto sulle tracce degli scrittori di lingua francese più amati.
Sragionamenti sull’anarchia
✎ Paolo Morelli, Biblioteca di Letteratura Inutile
Se c’è una frase che meglio di tutte sintetizza l’esperienza anarchica del secolo scorso è quella attribuita a Malatesta Errico: «Non ho bisogno di stare tranquillo!».
Lettere in scena. Italo Svevo scrive alla moglie e a Pirandello
✎ Paolo Puppa, I Germogli
Una raccolta di scritti eterogenei volti a dare uno spaccato fuori dagli schemi sull’uomo Ettore Schmitz e sul suo doppio Italo Svevo.
L’Adone non è noioso
✎ Maddalena Fingerle, Biblioteca di Letteratura Inutile
Giovan Battista Marino e il suo poema sono spesso considerati noiosi. E se in realtà non lo fossero? Maddalena Fingerle affronta la figura del poeta barocco come mai è stata raccontata. E lo fa con un in-vito alla lettura che assomiglia a una dichiarazione d’amore, in cui alle ottave dell’Adone si intrecciano aneddoti biografici e autobiografici.
I morticani
✎ Francesco Maino, Incursioni
E se l’Alcesti euripidea fosse ambientata in Veneto – o meglio in Veenetken, un piccolo stato governato dall’indiscusso Imperatore delle Costolette –, come andrebbe a finire?