«Questo spettacolo è l’ultima pura gioia che mi abbia dato il teatro».– Orson Welles

Moby Dick.
Prove per un dramma in due atti
Traduzione di Marco Rossari
Introduzione di Paolo Mereghetti
Postfazione di Filippo Tuena
Codice ISBN 978-88-99028-91-6
Prima edizione: novembre 2018
Seconda edizione: luglio 2025
Introduzione di Paolo Mereghetti
Postfazione di Filippo Tuena
Codice ISBN 978-88-99028-91-6
Prima edizione: novembre 2018
Seconda edizione: luglio 2025
16€
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Londra, 1955. Moby Dick assume la sua forma teatrale definitiva. Ma ciò che Orson Welles porta in scena non è una semplice riduzione, bensì una metamorfosi. Lo annuncia già il titolo, Moby Dick – Rehearsed: un romanzo rivissuto nel gesto stesso della prova, in quella sospensione incantata tra il dire e il fare, tra l’ombra e la forma. Con pochi oggetti, una compagnia in abiti elisabettiani e un palco vuoto, Welles rivela la materia primordiale del teatro. Ed è proprio qui, in questa finzione che si scopre verità, che la balena di Melville torna a nuotare. Un’opera sorprendente, animata da una forza inventiva che richiama i giorni del Mercury Theatre, quando il teatro sembrava ancora capace di contenere tutto il mondo.
n. 19 - 128 pagine arabe intonse,
dimensioni a libello chiuso 12X19, interno stampato su carta Holmen Book Cream, copertina a colori stampata su carta Favini Twill Avorio.
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Line
Copertina: Maurizio Ceccato - Ifix ©
Redazione e Impaginazione: Studio editoriale 42Line
Orson Welles (Kenosha, 1915 – Los Angeles, 1985), attore, regista, sceneggiatore e produttore tra i più precoci e indomabili del Novecento, esordì in teatro a Dublino nel 1931. Sette anni dopo sconvolse l’America
con il programma radiofonico The War of the Worlds, interpretazione dell’omonimo romanzo di H.G.Wells, che convinse gli ascoltatori di trovarsi sotto un attacco alieno. Nel 1941, a soli ventisei anni, realizzò Citizen Kane: ritratto feroce del potere e capolavoro assoluto. L’industria cinematografica di Hollywood non lo perdonò, mentre la critica europea accolse il suo cinema visionario e maestoso, spesso incompiuto, abitato da ossessioni ricorrenti: l’infanzia perduta, la verità ambigua, il fallimento come forma.
con il programma radiofonico The War of the Worlds, interpretazione dell’omonimo romanzo di H.G.Wells, che convinse gli ascoltatori di trovarsi sotto un attacco alieno. Nel 1941, a soli ventisei anni, realizzò Citizen Kane: ritratto feroce del potere e capolavoro assoluto. L’industria cinematografica di Hollywood non lo perdonò, mentre la critica europea accolse il suo cinema visionario e maestoso, spesso incompiuto, abitato da ossessioni ricorrenti: l’infanzia perduta, la verità ambigua, il fallimento come forma.